martedì 4 marzo 2008

Stefano e il "vizietto" americano

Stefano Amato è un giovane di Siracusa che ha scritto dei bellissimi ( e divertenti) racconti su Linus, Maltese narrazioni, Fam ; suona in un trio punk rock, i Three Chords Wonder, e ha pubblicato un romanzo. Amato è anche un blogger e ha avuto un’intuizione tanto semplice quanto geniale: tradurre in italiano alcuni pezzi tratti dalla mitica rivista Mcsweeney’s e condividerli nel suo spazio virtuale: Renault 4. A quel punto gli è arrivata una proposta. E da lì è iniziata una nuova avventura che ci racconta lui stesso.


Nel 2002 ho letto un romanzo autobiografico intitolato L’opera struggente di un formidabile genio, dell’americano Dave Eggers. E' stato come ricevere una sberla in pieno viso. Era la prima volta che leggevo qualcosa di così fresco e divertente, nonostante quello a cui potrebbe far pensare la trama del libro (due fratelli restano orfani dopo che i loro genitori muoiono di cancro).
Secondo la quarta di copertina Dave Eggers era anche il fondatore di una casa editrice e di una rivista chiamate entrambe allo stesso modo: Mc Sweeney's. Ho cercato informazioni su internet, e così sono capitato su mcsweeneys.net; che non è solo il sito della rivista (cartacea, a uscita periodica e stampata in Islanda [!]), ma una pubblicazione parallela, aggiornata quotidianamente e gratuita. Online, a differenza della rivista vera e propria, compaiono pezzi più corti, che raramente seguono la forma del racconto tradizionale.
Pian piano ho preso il vizio di seguire in maniera quotidiana gli aggiornamenti del sito. Le cose che pubblicavano mi piacevano, erano brillanti, a tratti umoristiche, ma facevano anche riflettere. Erano una sorta di “Kafka incontra Star Trek incontra Woody Allen”. E dimostravano, soprattutto, che la narrativa non deve necessariamente prendersi sul serio.
Per me era qualcosa di completamente nuovo, rispetto per esempio alla narrativa italiana a cui ero abituato io. Per non parlare di quella siciliana. Dove non capisco perché ancora oggi molte storie debbano avere per protagonisti conti, marchesi e altra gente del genere. Perché, mi sono sempre chiesto, da noi la narrazione deve essere così pesantemente “letteraria”? Perché è sempre tutto così “soave”, “leggiadro”, “sontuoso”?
A quel punto ho cominciato per conto mio a tradurre qualche brano tratto dal sito.
All’inizio i pezzi finivano, saltuariamente, solo sul mio blog. Poi Ivano Bariani, lo scrittore fondatore di Frenulo a Mano, una rivista letteraria online con la quale collaboravo da anni, mi ha chiesto via e-mail se mi andava di rendere la cosa una rubrica fissa di FaM. Io ho accettato, e per un po’ di tempo ogni settimana abbiamo pubblicato le traduzioni sul sito.Non avevo mai tradotto niente in vita mia; ma conoscevo l’inglese piuttosto bene, e così mi sono buttato. Stando attento, però, a non sostituirmi all’autore, e cercando invece di essere il più possibile fedele allo spirito originale.
Con la speranza che anche il pezzo in italiano, come quello in inglese, risultasse un vero e proprio spasso.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Tradurre pezzi inediti in Italia è una bellissima idea, anche se sono racconti. Mi sembra una bella esperienza. Mi chiedo però: quanti leggono McSweeney's in Italia e quanti Fam? Mi spiego meglio: se le traduzioni restano in rete arriveranno ugualmente alla gente "no adsl"?

Anonimo ha detto...

non ho mai letto nulla di Mc Sweeney's. Ho provato a cercare qualcosa su Amazon tempo fa, ma mi ha bloccato proprio il fatto che nessun testo fosse tradotto. Leggeremo Amato.

Anonimo ha detto...

Chi traduce uno scrittore dev'essere anch'egli un po' scrittore. Evidentemente Amato ha trovato un "fil rouge" che lega quel genere di narrativa ( che immagino sia un po' scanzonata o surreale) al suo modo di scivere. Però sul fatto che la narrativa siciliana sia foriera delle solite immagini (conti, visconti, ecc) mi sembra una visione un po' semplicistica. Quella contemporanea ci offre anche altro, per fortuna.

Anonimo ha detto...

Ho scoperto questo blog per caso, ma è davvero interessante!
L'ho già aggiunto nei links del mio, perché ci passerò spessissimo, anche se solitamente ho l'abitudine di farlo "in silenzio".

BitLit ha detto...

@valeria:... magari un giorno Amato potrà tradurre anche su carta... ma nel frattempo che ti cambia?
@pedalino: Inviterò Amato a risponderti
@kinsey: grazie mille! Apprezzo la tua discrezione. Torna a trovarmi presto.

Alessandra ha detto...

a me piace come scrive Stefano Amato. Certi pezzi che ho letto sul suo blog un po' mi facevano sorridere anche se non era il caso. Ha un po' di Eggers, secondo me

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.

Per Antonio: il fatto è che io lavoro part-time in una libreria, e tra le altre cose ci arrivano anche pubblicazioni di case editrici locali. E purtroppo è proprio così: almeno sei, sette storie su dieci hanno per protagonista quella gente lì. E' un fatto.

Però sì, forse un po' semplicistico lo sono stato lo stesso.

Un saluto a tutti altri.

E un'informazione: minimum fax ha in catologo The best of McSweeney's. Io ce l'ho, ed è abbastanta spacchioso, per usare un francesismo.


(Stefano A.)

Anonimo ha detto...

Per ora un saluto veloce... (seguo sempre questo blog) e il video che hai fatto è bellissimo.

Ho provveduto a diffonderlo... con la forza dell'"affetta stampa" che c'è in me...

BitLit ha detto...

ah ah, meravigliosa!!
Risentiamoci via e mail. Non sapevo fossi bulimica di libri, la cosa mi piace moltissimo...
Bacioni!

Anonimo ha detto...

Già.. cosa c'è di più bello????

Sono su www.anobii.com.... mi chiamo Cinziolina.
Ti scrivo.
baci

Anonimo ha detto...

Ho visto che ti sei registrata.. non so se se lo conoscevi, io lo trovo un sito di letteratura geniale anche solo perchè ti permette di conoscere quali e quanti libri hai e di poter esprimere giudizi. Cosa c'è di più bello ed esaltante che scrivere male di un libro che non ti è piaciuto, così come lodarlo, in caso contrario???
Ma vedrai... contiene molte sorprese..

Anonimo ha detto...
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