domenica 26 ottobre 2008

La scrittura collaborativa e il metodo SIC


Gregorio Magini e Vanni Santoni hanno ideato nel 2007 il metodo SIC, Scrittura industriale collettiva che grazie ad una comunità aperta di scrittori intende “far diventare la scrittura collettiva dei piccoli gruppi una prassi letteraria”. Il sito è tanto essenziale quanto interessante e funziona da “quartier generale” dal quale lavorare a racconti e romanzi.


Gli autori hanno messo a disposizione anche un manuale dove vengono spiegati alcuni “aspetti di regia”; aspetti che prevedono la figura di un direttore artistico, di un vero e proprio “regista dell’opera” che muove le fila del lavoro di community. Il manuale spiega come sia necessario un lavoro di programmazione e di editing dei testi , di coordinamento dei compiti, composizione e aggiornamento del soggetto, di eventuale ricerca bibliografica.


“Tutti gli scrittori compilano tutte le schede, indipendentemente gli uni dagli altri: questo è uno degli assunti fondamentali del metodo SIC”, spiegano Magini e Santoni.

Ma non si pensi che questa regia “dall’alto” snaturi il compito della scrittura collettiva. Se date un’occhiata alle FAQ, scoprirete che è possibile dare vita a un proprio gruppo SIC (un gruppo di 5-10 persone che lavorano a un proprio testo), e che “nel qual caso lo staff SIC fornirà istruzioni, tutoring e materiali”.

giovedì 16 ottobre 2008

La biblioteca "senza posto fisso" di Shelley Jackson


L’autrice di uno dei classici degli ipertesti letterari, Shelley Jackson, è ormai apprezzata in tutto il mondo per la sua narrativa forte, talentuosa e postmoderna. In Italia Minimum Fax ha pubblicato La melancolia del corpo (2004) e "Sonno", in Burned Children of America, (2004).
Ma oggi vi segnalo un’altra creazione della scrittrice e cioè The Interstitial Library's Circulating Collection, una provocatoria biblioteca che –scrive l’autrice- non si trova in un posto fisso ma nelle collezioni private di tutti i lettori, nelle librerie dell’usato, nei negozi di cose a poco prezzo, nella spazzatura, nelle discariche, ma anche nelle soffitte, garage, alberi cavi, navi affondate, nel fondo scrivania-cassetti di scrittori, nella fantasia dei non-scrittori, nelle pagine di altri libri, nel “possible future, and the inaccessible past”.Tutta la creatività della Jackson poggia sul non luogo, sulla non trama e persino sul non scritto, in quanto inteso come narrazione incompleta, pronta per essere finita dal lettore anziché dell’autore. Da informazioni raccolte sul Web - non esiste una biografia ufficiale della scrittrice - risulta che la Jackson abbia un debole per i negozi di libri usati, dove ha anche lavorato, e una paradossale (per lei, autrice storicamente “elettronica”) e “adeguata ossessione per i libri: carta, colla e inchiostro”.

sabato 11 ottobre 2008

A Palermo un corso di "Editoria e creatività"


Un corso di "Editoria e creatività" organizzato da Fattesto si svolgerà a Palermo, presso Biotos (via XII Gennaio) dal 7 novembre al 20 dicembre 2008, ogni venerdì (ore 18-21) e sabato (ore 9-12) . Le iscrizioni scadono il 31 ottobre. Il corso, a numero chiuso, offrirà stage presso editori ai migliori allievi e rilascerà attestato di frequenza. Tra i docenti, editor, scrittori, agenti letterari, giornalisti ed esperti di web. Per informazioni o iscrizioni: info@fattesto.it

Tra i docenti, Santo Piazzese (scrittore), Roberta Oliva (agente letterario), Gery Palazzotto (scrittore), Giacomo Cacciatore (scrittore), Raffaella Catalano (editor), Sara Geraci (esperta di formazione professionale), Davide Camarrone (scrittore), Fabrizio Piazza (libraio), Christine Hofmeister (grafico), Daniela Groppuso (visual merchandiser), Nicolò Sieli (editore), Tony Siino (esperto web). Ai migliori corsisti sarenno offerti stage dai partner del corso.

mercoledì 1 ottobre 2008

I libri di Ippolita e le letture gratuite


Ippolita.net e' un server italiano ma è anche una comunità di "scriventi", un nome collettivo, un punto di incontro sul web che serve a condividere conoscenze tecniche, strumenti e principi etici tra gli users dei linguaggi digitali e i linguaggi della scrittura.Ippolita è molto più di un laboratorio se si considera che tratta progetti editoriali indipendenti e che offre servizi per libri autoprodotti, saggi, narrativa e altri progetti sulla Rete, attraverso l'attivazione di mailing list e lo strumento di scrittura collettiva wiki.


Il server non disdegna il mercato editoriale tradizionale su carta, ma mette a disposizione le sue produzioni gratis e direttamente sul web. “Open non è Free” ad esempio è un saggio di Ippolita sull’uso dei codici scritto a più mani, che dal 2005 è possibile acquistare anche in libreria dopo essere stato stampato su carta per i tipi della Eleuthera edizioni, oppure scaricare gratis da internet. Per comporlo sono stati utilizzati strumenti di open publishing in rete ed è rimasta una sorta di “opera aperta” per molto tempo. Non c'è contraddizione tra le due opzioni: mercato tradizionale o rete è lo stesso. Anche se gli autori ricordano che è possibile (e a noi sembra doveroso) fare donazioni on line.