venerdì 29 febbraio 2008

Marzo e le donne: un regalo per voi

Siamo a marzo. Ho realizzato un video/fotoshow dedicato alle donne, in particolare alle internaute, ma credo che possa piacere anche ai signori uomini. Il testo è tratto da una poesia della scrittrice e poetessa Gioconda Belli "Non mi pento di niente" (qui trovate la versione integrale). La musica è tratta da un pezzo della colonna sonora del film "Amelie" composta da Yann Tiersen.

E' il mio primo lavoro multimediale sulla scrittura montato con Magix foto e lo condivido con tutti voi. Un grazie a Gery Palazzotto e a Vincenzo Caico che lo hanno "testato" in anteprima nei loro blog con grande generosità. Auguri, sorelle!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti, un bel mix di immagini, musica e parole.
Credo che non solo le sorelle sapranno apprezzarlo.
Brava, continua cosi'.

cristina bove ha detto...

bello e interessante il tuo blog. complimenti!
cri

BitLit ha detto...

@mangioni: grazie Peppino, che bello vederti da queste parti!!
@cristina: benvenuta e grazie...

Anonimo ha detto...

Molto bello il tuo fotoshow musicato. Ti confesso però che leggendo il nome dell'autrice dei versi - Gioconda Belli - avevo provato un brivido alla schiena e i capelli mi si erano rizzati sul capo. Ma le avete lette le sue "Regole del gioco per gli uomini che vogliano amare donne donne"? Dove si descrive ed auspica un uomo: "protettivo e sicuro come gli alberi di ceibo [e chissà che alberi sono] ... limpido come una mattina di dicembre ... che non fuggirà dalle cucine... che sarà come un vento fresco... che sarà capace di dare la vita [per il popolo]... che faccia di ogni giorno l’inizio di una nuova vittoria...", etc. etc. etc.
Non so se vi rendete conto del carattere intimidatorio di quella poesia: trattasi di prescrizioni assolutamente insostenibili.
Accipicchia, uomini così dove li trovate? In Nicaragua? Insomma, Gioconda Belli è una vera terrorista - sob! Per favore, smettiamola di pretendere troppo da noi maschi (ultimamente cagionevoli e malconci) lo dico proprio per l'8 marzo!!!!!!!!!
;-) L.

lauraetlory ha detto...

Bellissimo! Bellissimo! Bellissimo!
E bellissime le parole della Belli che non conoscevo.
Leggo un commento maschile: smettete di pretendere troppo dai maschi. Ahimé io credo di star per smettere di pretendere, chiedere, pietire, pregare alcunché. Scopro giorno dopo giorno che non c'è dialogo e che di uomini con i quali fare un pezzo di strada insieme ce ne sono sempre meno. Che brutto scoprire che l'amore che si era tanto sognato non esiste e che la comunicazione tra uomo e donna è tanto difficile da risultare quasi impossibile. Ho voglia di arrendermi, ma questa tua bellissima opera mi ha rinfrancata: no, non mi pento di niente, neanche di aver amato troppo e senza risultato.

cristina bove ha detto...

e bellissimo il tuo show...io non mi sento fra quelle mamme bacchettone, anzi...goditi la vita, godetevi la vita, donne, senza mai, mai, sentirvi in colpa. Questo tipo di colpa è una invenzione dei maschi.

Anonimo ha detto...

Cara lauraetlory,
per favore non cadere anche tu nel luogo comune - "non ci sono più maschi!". Non se ne può più di sentirlo ripetere. Il post precedente voleva esprimere auto ironia, mi limitavo a osservare che gli eccessi di retorica sul maschio-compagno non giovano. Forse è meglio pretendere che i maschi siano quasi perfetti, non credi?
Questo è il mio ultimo commento. Mi ritirerò in punta di piedi da una discussione giustamente tra donne; strepitosamente belle, dentro e fuori, come suggerisce il video di Rosa Maria.
Perciò buon 8 marzo (festa vostra). Si può dire?
Ciao, L.

lauraetlory ha detto...

Certo che si può dire caro L.Anonimo.
Capisco che tu sia giustamente stanco di sentir dire che gli uomini non sono all'altezza. Sapessi quanto siamo stanche noi di doverlo dire...
Io continuo a confidare nelle eccezioni. Grazie degli auguri.
Laura

BitLit ha detto...

... conoscendo mister L. nella realtà, quella fuori dai pixel, so che nel suo messaggio c'era davvero autoironia e che gli auguri che ci ha fatto sono sinceri ;-)
Diciamo invece che la difficoltà di comunicare tra i sessi esiste ancora. E diciamo anche che il testo della Belli si riferisce alle donne che fanno i conti con loro stesse. Senza tirare in ballo compagni e mariti. Al contrario, qui la scrittrice accusa i modelli di donne imposti da altre donne, le madri fra tutte. Grazie Laura et Lory per avere testimoniato il vostro "non pentimento", grazie Cristina per averci lanciato un richiamo alla vita e grazie pure a L. a cui dico: il Ceibo è un albero tropicale millenario, bellissimo quando è in fiore. Nulla vieta di coltivarlo da noi, magari proprio in Sicilia. Col caldo che fa!

Gerypa ha detto...

L'incomunicabilità e le difficoltà nei rapporti umani non sono mali che riguardano la differenza tra i sessi. Ci sono uomini grezzi e stupidi, e ci sono donne grezze e stupide. So che il rischio, in queste discussioni, è il qualunquismo, ma lo corro volentieri: lo spirito, l'indole, l'intelligenza, la fantasia non sono aggregati biochimici che stanno aggrappati al cromosoma X più che a quello Y (o viceversa). Più che a ciò che ci sta tra le gambe è utile pensare a ciò ci che sta tra le orecchie. Ma la discussione sarebbe lunga...
Viva le donne e gli uomini che si pongono domande su domande, con la meravigliosa certezza che molte rimarranno senza risposta.

Anonimo ha detto...

'Sorella' certo non sono...e non mi addentro, almeno in questo post, sulla "luogocomunanza" dei rapporti tra uomini e donne.
Per adesso voglio solo fare i complimenti alla mia amica rosuccia per il bellissimo video. Foto,musica,parole sono state scelte in maniera perfetta. E non è facile prendere le cose giuste per un lavoro del genere dall'immenso oceano che internet offre. Sono sicuro che sarà il primo di una lunga serie...Bravissima!!!

Anonimo ha detto...

Bel testo: non ho letto mai la Belli. Così me l'hai fatta un po' conoscere. Mi è piaciuta questa riflessione sul corpo e sulle madri.

Anonimo ha detto...

La ricorrenza dell'8 marzo è stata banalizzata all'inverosimile. Ho visto nascere negli anni 70 il "Femminismo", non riesco a capire dove sia finita quella spinta propulsiva, a volte in verità un poco scomposta, verso l'emencipazione della donna. A vedere cos'è la donna oggi, percepita nei media e nel marketing come "oggetto" puramente decorativo, mi chiedo e chiedo a voi donne ma come fate a non ribellarvi, a non mandare tutto in malora?

Anonimo ha detto...

ho incontrato il tuo video per caso l'ho trovato fresco e accativante e mi ha ricordato una persona cara e tutte le donne che si agitano dentro di lei . per essere sincero avrei voluto averlo fatto io ma sono enormemente inbranato con questi nuovi sistemi di comunicazione ,mi limitero' ad appropriarmi del tuo
Kao